Dan Lyman
Fonte: InfoWars Europe
Traduzione di: Attilio Sodi Russotto

Bild, quotidiano ritenuto il più apprezzato dai lettori tedeschi, ha analizzato i risultati di uno studio condotto dal Brottsførebyggande rådet, il Comitato Svedese per la Prevenzione del Crimine, sulla violenza legata alle armi da fuoco. Collegando gli esiti della ricerca ad altre note tendenze che interessano il Paese scandinavo, quali le gang ed il narcotraffico, la giornalista di Bild Ingrid Raagaard ha concluso che “le cose non possono più andare avanti così”.
“Nell’Unione Europea, una media di otto persone per milione cade ogni anno vittima di crimini violenti. In Svezia, tale dato si attestava intorno ai dodici morti assassinati ogni milione di abitanti. Concentrandosi sulle vittime di armi da fuoco, la differenza fra l’Europa e la Svezia si fa ancor più ampia. Se l’Unione Europea conta infatti una media di 1,6 uccisi con armi da fuoco ogni milione di abitanti, in Svezia se ne contano 4, quasi tre volte di più”, scrive Raagaard.
“Il divario aumenta ancor di più focalizzandosi sulla fascia d’età 20-29 anni. Nella maggior parte dei Paesi europei, il dato si attesta fra gli zero ed i quattro morti assassinati per milione; in Svezia, invece, ammontano addirittura a 18. In seconda posizione si attesta l’Olanda, che conta ‘solamente’ sei morti nel menzionato range anagrafico.
Raagaard colloca la preoccupante svolta intorno all’anno 2005, e da allora la situazione non ha fatto che peggiorare. Adesso, infatti, si contano circa 60 no-go zones in tutta la Svezia, situate perlopiù negli hinterland delle grandi città quali Stoccolma, Malmö, Göteborg, aree in cui il crimine allogeno regna incontrastato, e le forze dell’ordine non osano addentrarsi.
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I media mainstream si ostinano cocciutamente ad insistere che non vi siano ‘no-go zones’ di immigrati in Svezia, preferendo piuttosto parlare di ‘aree vulnerabili’. “Sempre più svedesi temono per le proprie vite, poiché spesso sono proprio semplici innocenti passanti a cader per primi vittime delle guerre fra gang”, continua Raagaard.
InfoWars Europe documenta con regolarità il dilagare del crimine in Svezia ed i preoccupanti eventi che la interessano, ancor più angosciante se si pensa che il Paese scandinavo – sino a non molto tempo fa – era considerata una delle nazioni più sicure e progredite del mondo.